da: relazione di Smedile Valente al convegno “Spazio, memoria ed identità in ambiente urbano” Centro Polivalente ex Fergat, Torino, 21-22 ottobre 2005, (estratto).
…Gli incontri con i partigiani della Sezione A.N.P.I. Dante Di Nanni di Torino hanno subito evidenziato una forte richiesta di ascolto. L’iniziale diffidenza di alcuni di loro si è gradualmente trasformata in fiducia. Le interviste, avvenute presso la loro sede ma anche per le strade e nelle loro abitazioni, sono diventate confessioni, desiderio di rivivere la gioventù e di raccontarla a chi non c’era stato. La generosità con cui ci hanno fatto partecipi delle loro storie è stata sorprendente. Ci hanno mostrato e imprestato materiali divulgativi, riviste, opuscoli, stralci di diari personali, cd e cassette musicali. Un ex partigiano ci ha messo a disposizione il suo abbecedario del ventennio, intriso del culto del Duce e della retorica con cui si plasmava il nuovo stato fascista.
…La realizzazione del progetto è stata lineare. La voglia di esternare, di renderci partecipi delle loro scelte di vita, era talmente urgente nei nostri intervistati che abbiamo dovuto incontrarli individualmente per soddisfare meglio il loro desiderio di essere ascoltati. Ad un certo punto ci siamo sentiti come degli storici che vivono dentro un preciso periodo e si domandano continuamente il perché degli avvenimenti. Ci siamo messi così a studiare il ventennio fascista e il dopoguerra e ci siamo resi conto che le storie private e quotidiane che andavamo a raccogliere si incrociavano perfettamente con quelle dei libri di storia.
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