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Grenz PDF Stampa E-mail

Da un’idea di Alberto Valente e Salvatore Smedile




Grenz è un evento performativo che coagula le arti del teatro, dell’improvvisazione, della danza, della musica e della parola.
La performance si adatta ai luoghi più vari e non solo teatrali. Essendo una continua creazione generata in loco, può nascere anche dalle sollecitazioni del pubblico (parole, frasi, oggetti, racconti) e si snoda in un flusso verbale che procede per accumulo.
Grenz risponde solamente ad un imperativo: non essere mai identico a sé stesso.
È un’opera collettiva che punta a destrutturare azioni per ricostruirle ogni volta più nitide e complete. È poesia in azione applicata ad un contesto performativo.
Il termine Grenz ha origine dal tedesco Grenze (limite, confine, frontiera). L’omissione dell’ultima vocale trasporta il significato oltre la grammatica e apre al transmental, lingua sonora creata per esprimere sensazioni primordiali escluse dal linguaggio abituale.
Fare un Grenz è un modo di intendere l’atto performativo: un gioco di sponda tra mente e corpo che aspira a riconfigurare mondi paralleli addormentati dalla quotidianità.

        

 
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